L’intervento è realizzato con risorse a valere sul Programma Operativo Regionale cofinanziato con il Fondo Sociale Europeo 2014-2020 di Regione del Veneto – Codice progetto 1002-0004-526-2020.
Contributo pubblico inizialmente concesso: € 70.935
Il lock down ha fatto sperimentare al sistema produttivo il lavoro da remoto, imponendo di operare da casa ed essere efficaci ed efficienti tanto quanto dall’ufficio. I dati dell’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano affermano che, prima che esplodesse l’epidemia, erano già 570mila i lavoratori dipendenti che godevano di flessibilità e autonomia nella scelta dell’orario e del luogo di lavoro, con un trend in crescita del 20% nel 2019 rispetto al 2018.
Il COVID-19 ha di fatto costretto l’Italia a fare il più grande esperimento di lavoro agile mai verificatosi nel nostro Paese. La sfida, ora, è mettere a sistema quanto è stato fatto in emergenza, per rendere lo smart working una prassi.
Lavorare in maniera “smart” comporta un notevole cambio di prospettiva e di visione, perché il lavoro da remoto non è solo uno strumento di conciliazione tra la vita privata e quella professionale, ma chiede al lavoratore di gestire in autonomia tempo e strumenti di lavoro, con un atteggiamento sempre più attivo e ai responsabili di imparare a dare spazio e fiducia ai collaboratori, dotandosi di strumenti di valutazione nuovi, che esulano dalla presenza fisica in ufficio.
Dare/condividere obiettivi, individuare indicatori di performance, motivare, consolidare la connessione di intenti indipendentemente dallo spazio fisico in cui ci si trova: questi sono alcuni dei focus della formazione oggi, perché esercitare queste nuove skill diventa indispensabile non solo per il lavoro agile ma per rendere efficaci e smart le nostre aziende in generale.
Destinatari:
Destinatari della proposta progettuale sono i dipendenti dei sei partner aziendali: Ard Raccanello Spa, P3 Srl, Rasotto Group Srl, Siav Spa, Benozzi Engineering Srl e Magicoral Srl.
In particolare, le destinatarie sono donne, individuate dai partner sulla base all'ufficio di riferimento, le mansioni svolte e la predisposizione all'innovazione. L'estrema diversificazione dei destinatari e delle imprese di provenienza sottendeva comunque fabbisogni formativi ed esigenze di sviluppo comuni.
Attività svolta:
Il progetto formativo “L2 - W@W – Women at Work: come fare (vero) smart working in azienda” è nato per sostenere le aziende in vista dell'adozione di un piano di smart working legata alla situazione pandemica da COVID-19.
Sono stati realizzati, come previsto dal progetto, sette percorsi formativi, nello specifico:
Il progetto ha previsto anche interventi di accompagnamento, in particolare:
Periodo temporale della formazione:
Il progetto si è svolto tra Ottobre 2020 e Dicembre 2021.
Risultati raggiunti:
Gli obiettivi formativi raggiunti tramite la formazione d’aula, che ha permesso di acquisire competenze sia gestionali che operative sono i seguenti:
I numeri della formazione:
circa 55 dipendenti coinvolte
526 ore di formazione