DANI, storica azienda conciaria con sede ad Arzignano, nel vicentino, produce pelli dal 1950.
Si distingue per aver mantenuto una produzione a ciclo completo: dal grezzo alla pelle finita al fine di avere il pieno controllo di ogni fase da parte dello stesso management.
Il gruppo oggi fattura circa 151 milioni di euro e impiega circa 750 collaboratori nell’headquarter vicentino, che arrivano a 1.200, contando anche le presenze all’estero. Nel 2013, infatti, sono stati aperti due stabilimenti in Tunisia e Slovenia specializzati nel taglio e cucito delle pelli per i settori automotive e arredamento-contract. Tre anni dopo sono stati inaugurati gli showroom a New York, a Shanghai e a Arzignano.
Ogni settimana l’azienda processa trentamila pelli fresche e salate per dar forma alle idee più creative e audaci di stilisti e designer, per abbellire gli interni delle auto più prestigiose e regalare comfort e calore alle case di tutto il mondo. Il tutto sempre in ottica green e sostenibile, una filosofia integrata nelle pratiche aziendali dal 2011, quando DANI ottenne, prima conceria al mondo, la Carbon Footprint e l’EPD, ossia l’Environmental product declaration; nel corso degli anni il viaggio della sostenibilità si è arricchito di numerose altre tappe, certificate da enti terzi accreditati.
Nella sede vicentina di DANI, l’operations manager è Alessandro Maruzzo. “Negli ultimi anni abbiamo lavorato con Fòrema nell'esplorazione di quali strumenti digitali potessero aiutarci a gestire in modo più efficace il flusso interno dei materiali e la gestione dei magazzini dei diversi plant”, spiega. “Nel 2022, forti di volumi in continua crescita e consapevoli che l'organizzazione aziendale andava supportata e rafforzata nelle competenze, è stato progettato e realizzato un percorso formativo e di affiancamento per lavorare sia sull’efficienza che sull’efficacia dei nostri processi, una progettualità che ha portato ad enormi miglioramenti nella gestione della vita aziendale”.
In concreto, per quanto riguarda l’efficienza, si è lavorato al miglioramento organizzativo di processi e flussi perfezionando la solidità e fruibilità dei dati tramite dei protocolli cogestiti con Fòrema. Si tratta di “Lean Informations Flow Improvement”, di pianificazione della produzione seguendo i metodi e i tempi della conceria, ragionamenti attorno al corporate performance management, un focus sul flusso dei materiali all’interno dei magazzini. Ma è servita anche un’academy per i project manager, per migliorare i metodi di lavoro. Sul fronte dell’efficacia, invece, sono stati realizzati dei corsi dedicati alle soft skill collegate al business, con focus in particolare per i capi reparto, ai quali sono stati proposti miglioramenti in ambito di digitalizzazione.
Spiega ancora Maruzzo: “Per noi è stato fondamentale migliorare le soft skill dei nostri colleghi”, dice. “Ad esempio, saper comunicare in azienda non è scontato. Ci sono dei flussi molto complicati dalla fase iniziale del rapporto col cliente fino all’arrivo in produzione dell’ordine, con il relativo ritorno al cliente. Far viaggiare le informazioni in modo coerente dentro un’azienda da 750 persone non è semplice. Il tutto in un contesto di mercato frenetico, dove le multinazionali come Amazon hanno abituato il cliente finale ad ottenere quello che vuole con un solo click sulla tastiera. Il rapporto con Fòrema è stato fondamentale in tal senso, per migliorare i flussi informativi digitalizzando le procedure con l’obiettivo di ridurre i tempi dall’ordine alla consegna”.
In concreto, è stata realizzata un'attività verticale su un team che si è occupato della pianificazione della produzione, arrivando a scegliere uno strumento digitale per il monitoraggio degli eventi in produzione, migliorativo rispetto quello già adottato, inserendo un programma di MRP (Material requirements planning, ossia la pianificazione del fabbisogno di materiali necessari per la produzione) e studiando nel dettaglio anche la digitalizzazione del plant in Tunisia. È stato inoltre deciso dalla proprietà di investire nel 2023 nella continua digitalizzazione dei processi con ulteriori focus sulla logistica e nella gestione dei dati di performance.
“In questo progetto la nota di merito va al team operations, al team IT e al team HR - conclude Maruzzo - che hanno lavorato compatti per il raggiungimento degli obiettivi di crescita culturale posti all'inizio”.