Il Fondo Nuove Competenze, denominato anche “Competenze per le innovazioni”, è finalizzato ad accompagnare i processi di transizione digitale ed ecologica dei datori di lavoro e favorire nuova occupazione, attraverso il riconoscimento di un contributo al costo del lavoro dei soggetti coinvolti in processi formativi di accrescimento delle competenze negli anzidetti ambiti. A tale fine i datori di lavoro devono sottoscrivere accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro finalizzati a percorsi formativi di accrescimento delle competenze.
Il Fondo Nuove Competenze, istituito dall’articolo 88 del decreto-legge n. 34 del 2020 convertito, in questa edizione anche denominato “Competenze per le innovazioni”, è finalizzato ad accompagnare i processi di transizione digitale ed ecologica dei datori di lavoro, nonché a favorire nuova occupazione.
L’operazione aiuta le imprese ad accrescere le competenze di lavoratrici e lavoratori affinché possano rispondere all’accelerazione della domanda di digitalizzazione, sostenibilità ambientale, efficientamento energetico e più in generale di innovazione.
Il FNC finanzia, parzialmente o totalmente, il costo del lavoro (quota di retribuzione e contributi previdenziali ed assistenziali) del personale coinvolto nei percorsi formativi e, inoltre, riconosce incentivi economici per l’assunzione di disoccupati coinvolti nella formazione e precedentemente selezionati per la loro assunzione a conclusione del percorso formativo, secondo quanto previsto dall’articolo 2 del citato decreto 10 ottobre 2024 e dal punto 3 dell’Avviso.
Possono accedere al FNC (e all’Avviso) i datori di lavoro privati (anche a partecipazione pubblica) che abbiano sottoscritto accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro finalizzati a percorsi formativi di accrescimento delle competenze del proprio personale. I requisiti dell’accordo di rimodulazione dell’orario di lavoro sono indicati all’articolo 4 del citato decreto 10 ottobre 2024 e al punto 5 dell’Avviso. In particolare, gli accordi collettivi devono contenere quali elementi minimi:
i) i fabbisogni di accrescimento delle competenze dei lavoratori;
ii) i progetti formativi finalizzati allo sviluppo delle competenze;
iii) il numero complessivo, il C.F. dei destinatari e la relativa Regione, o Provincia autonoma, sede di lavoro dei dipendenti coinvolti nell’intervento;
iv) il numero di ore dell’orario di lavoro da destinare a percorsi per lo sviluppo delle competenze;
v) l’eventuale coinvolgimento nei percorsi formativi di soggetti diversi dai lavoratori dipendenti (disoccupati);
vi) se istanza singola di datore di lavoro, di Filiera formativa o di Sistema formativo.
Gli accordi devono individuare i fabbisogni del datore di lavoro in termini di nuove o maggiori competenze e del relativo adeguamento necessario per qualificare e riqualificare il lavoratore in relazione ai fabbisogni individuati all’interno dei processi di innovazione organizzativa, di processo e di prodotto che intervengono nei seguenti ambiti:
a) sistemi tecnologici e digitali;
b) introduzione e sviluppo dell’intelligenza artificiale;
c) sostenibilità ed impatto ambientale;
d) economia circolare;
e) transizione ecologica;
f) efficientamento energetico;
g) welfare aziendale e benessere organizzativo.
I datori di lavoro:
a) devono essere in regola sotto il profilo contributivo, fiscale e assistenziale;
b) non devono trovarsi in condizione di liquidazione, fallimento, cessazione di attività, concordato preventivo o in procedimenti finalizzati alla dichiarazione di una di tali situazioni;
c) in caso di accertamento di un debito in capo all’azienda nei confronti di MLPS, si provvederà alla compensazione delle somme dovute.
La dotazione finanziaria del FNC ammonta complessivamente a 731 milioni, integrabili con altre fonti di finanziamento. Queste risorse sono destinate alle seguenti tipologie di intervento:
Le domande di contributo potranno essere presentate sulla piattaforma di servizi online MyANPAL a partire dal 10 febbraio 2025 e fino al 10 aprile 2025.
La formazione potrà iniziare solo successivamente all’ammissione a contributo che avverrà con specifica comunicazione da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
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