Lo scenario attuale
- Persistenti divari di genere nelle organizzazioni in termini di bilanciamento generale e per mansioni, affidamento di ruoli apicali, differenziali retributivi e contributivi (Gender Equality Index) e ineguale distribuzione dei carichi di cura
- Competenze e capitale cognitivo sempre meno accessibile da parte delle aziende e stereotipi di genere: «autolimitazione» del mercato del lavoro e ingaggio parziale della componente femminile (differenziale nel tasso ci occupazione superiore al 15%)
- Scelte di studio e lavorative che ripropongono i bias cognitivi e alimentano i divari di genere tradizionali (segregazione verticale e orizzontale)
- Aumento deciso delle organizzazioni certificate ai sensi della PdR 125:2022 (da 40 a più di 400 nella sola provincia di Padova)
Politiche attive
- Strategia dell’Unione Europea per la parità di genere 2020-2025
- Strategia nazionale per la parità di genere 2021-2026
- Legge Regionale 3/2022 – Disposizioni per la promozione della parità retributiva tra donne e uomini e il sostegno all’occupazione femminile stabile e di qualità
- La Regione del Veneto per le Donne
Opportunità
- Posizionamento/accesso al mercato dei prodotti, del lavoro, del credito, anche in funzione delle politiche aziendali per la parità di genere
- Aumento della capacità di attrarre, sviluppare il potenziale e fidelizzare i talenti e il personale chiave per l’azienda
- Migliorare la produttività aziendale e supportare gli obiettivi di sostenibilità
- Incentivi e agevolazioni a supporto dell’introduzione di strumenti di gender balance
- Appalti PNNR e spesa pubblica con priorità orizzontale per la dimensione di genere
- Introduzione di modelli manageriali per una maggiore eticità ed equità d’impresa
Lesson learned: SIADOM
- Parità di genere come driver per migliorare la sostenibilità aziendale, fare innovazione sociale e costruire un modello organizzativo più efficace
- Partire dall’ascolto: identificare i fabbisogni dei propri collaboratori e individuare possibili soluzioni per potenziare la loro performance
- Adottare schemi d’azione chiari per raccordare le single azioni agli obiettivi di sviluppo aziendale (MODELLO D’AZIONE SIADOM)
- Consolidare il dialogo con gli altri attori del territorio: imprese, pubblica amministrazione, terzo settore
- Diffondere un nuovo approccio culturale e nuovi stili di leadership
- Ruolo chiave dell’HR manager e di chi si occupa a vario titolo della cura del personale: capacity building e supporto
Lesson learned: KPI2SIS
- Certificazione PdR 125:2022 e parità di genere per rafforzare il contributo delle persone alla competitività aziendale, alla costruzione di una società più equa e dinamica, per fidelizzare i collaboratori
- I limiti della certificazione: impatto concreto da valutare nel medio periodo, focus sugli adempimenti anzichè sull’elaborazione di soluzioni creative, miglioramento continuo vs andamento generale dell’azienda
- Domanda di supporto customizzato per l’elaborazione e l’adozione di buone pratiche
Lesson learned: HR+
- Le nuove sfide per gli HR manager: trend demografico negative, cambiamenti nei valori della società, automazione e transizione digitale, diffusione dell’intelligenza artificiale, mismatch domanda/offerta di lavoro, integrazione dei migrant, adattamento al cambiamento climatico, knowledge management, incertezza globale
- Le nuove competenze per gli HR manager: sviluppare competenze tecniche e padronanza degli strumenti digitali, adeguare la domanda di personale dell'organizzazione al mercato del lavoro, gestire e sviluppare conoscenze e competenze all'interno dell'organizzazione, gestione della complessità e inclusione, gestione del cambiamento
L'obiettivo
Accompagnare le imprese verso modelli organizzativi gender neutral. Introdurre e potenziare modelli e competenze gestionali capaci di innovativi, creando un ambiente professionale più flessibile e inclusivo verso tutte le diversità e caratteristiche personali.
Sviluppare a pieno il potenziale delle persone, con particolare attenzione alle differenze di genere attraverso 3 pilastri:
- L’accompagnamento delle figure apicali verso un percorso di consapevolezza sui temi e sugli strumenti legati alla parità di genere, alla diversity e all’inclusione nei contesti lavorativi e personali, anche attraverso lo sviluppo delle necessarie technicalities.
- La diffusione di una cultura organizzativa flessibile, che favorisca la conciliazione della vita professionale e privata e la promozione di pratiche aziendali più eque e inclusive (compresa il contrasto ai fenomeni discriminatori sul lavoro), il benessere delle lavoratrici e dei lavoratori, grazie a misure di innovazione dei rapporti di lavoro.
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L’introduzione di sistemi di welfare aziendale, come leva strategica per migliorare le performance aziendali, e l’organizzazione dell’offerta di servizi di welfare territoriale, facilitando la creazione di reti multi-attore e la co-progettazione di servizi attraverso il coinvolgimento di enti pubblici, imprese, enti del Terzo Settore, associazioni e cittadini.
Destinatari diretti
• Personale aziendale delle imprese in Veneto:
- HR manager e collaboratori, C-level, responsabili di funzione e personale a supporto interessati a costruire modelli organizzativi più performanti e a introdurre misure e modelli per il diversity&inclusion;
- Personale aziendale da formare e sensibilizzare per accelerare l’innovazione;
- titolari e soci d’impresa, decisori aziendali;
- Persone interessate a sviluppare nuovi stili manageriali e a intraprendere percorsi di coaching ed empowerment;
• Liberi professionisti e lavoratori autonomi a sostegno della trasformazione organizzativa delle aziende venete.
Destinatari indiretti
• Operatori e specialisti, personale della PA, del Terzo Settore coinvolti nelle attività di coprogettazione di sistemi di welfare aziendale e territoriale.
Ciascuna impresa può aderire in partenariato ad un solo progetto, il finanziamento per le attività dirette costituisce Aiuto di Stato inquadrato nel regime de minimis.