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Autoimpreditorialità e opportunità lavorative per donne in cerca di lavoro

Nonostante il Veneto si collochi sopra la media nazionale per quanto riguarda l’obiettivo della Parità di genere, le donne continuano ad incontrare più difficoltà ad intraprendere una carriera professionale o imprenditoriale rispetto agli uomini. 

 

Ad oggi la situazione rischia di aggravarsi: l’emergenza sanitaria mette a dura prova ancora una volta il mondo femminile, specialmente l’occupazione delle lavoratrici madri al momento sprovviste di servizi educativi a cui rivolgersi. Certamente la condizione lavorativa femminile non era delle più rosee nemmeno prima della pandemia, ma negli ultimi anni il gap con i colleghi uomini, sia in termini di tasso di occupazione che salariale, sembrava essersi ridotto rispetto al passato. La scarsa presenza femminile nel mondo del lavoro non è, quindi, un problema attuale, generato dalla situazione di emergenza scatenata dal Covid-19. L’economia digitale sta creando nuovi profili professionali con competenze che porteranno sempre di più all’ibridazione dei lavori. Gli hybrid job avranno sempre più mercato e molti mestieri tradizionali saranno innovati grazie alle nuove tecnologie. Il mondo delle discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) permettere l’accesso a questa tipologia di lavori con più facilità, ma genera in compenso un profondo gender gap, poiché, il 59% dei laureati in queste discipline è maschio, mentre due donne su tre scelgono lauree ad indirizzo non STEM (Almalaurea). Tutto ciò si ripercuote inevitabilmente nel tessuto sociale ed economico del nostro Paese.

Al fine di contrastare questa tendenza, è quindi necessario adottare misure a sostegno dell’occupazione femminile, perché con l’arrivo dell’emergenza sanitaria non si aggravi il rischio di un’esclusione di massa delle donne dal comparto produttivo locale e nazionale.

La Regione Veneto, attraverso la Dgr. n. 526/2020 FSE, ha stanziato finanziamenti fino a 3,5 milioni di euro a favore di interventi a sostegno dell’occupabilità delle donne disoccupate o inattive.

Fòrema partecipa presentando progetti orientati:
- Alla promozione della cultura dell’autoimpiego e dell’autoimprenditorialità femminile;
- All’inserimento lavorativo delle donne disoccupate in cerca di nuove opportunità;
- Alla trasmissione e all’ibridazione delle competenze tecnico-digitali.