Case History
La digitalizzazione delle imprese attraverso le misure del PNRR
Le novità per la formazione di Cigs, Naspi e GOL con la nuova Manovra 2022
Il trucco per il successo? Ce lo svela Robert Jhonson, il coach degli imprenditori vincenti
Gender gap in Italia: la lunga strada verso la parità di genere
Sei anni di presidenza, dal 2010 al 2016. La scelta di nominare un direttore generale, Cristina Ghiringhello, capace di traghettare l’azienda verso i primi bilanci in utile, a vantaggio di Confindustria Padova. Ma anche l’avventura di Niuko e la nascita de IlCuboRosso. Il mandato del presidente Marino Malvestio ha segnato dei cambiamenti storici nell’ente di formazione.
“Dovevo rimanere un anno, dovevo essere una sorta di traghettatore ma poi sono rimasto alla presidenza molto a lungo per spirito di servizio”, ricorda oggi Malvestio. La sua è una famiglia di imprenditori molto noti nell’ambiente sanitario, opera nel settore degli arredamenti per strutture ospedaliere dal proprio headquarter di Villanova, nel Padovano. Il gruppo è stato fondato nel 1937, adesso fattura 38 milioni di euro e ha alle proprie dipendenze oltre 200 persone. Marino è alla guida dell’azienda insieme al fratello Giuseppe dal 2001, gestiscono tre diversi stabilimenti.
Negli anni dal 2011 al 2014 la direttrice, Ghiringhello, ha reso operative le visioni di Malvestio. “Abbiamo cercato di far capire a tutti che la formazione è uno strumento di sviluppo per le aziende”, spiega. “Ma soprattutto abbiamo applicato il ragionamento a noi stessi. Per la prima volta Fòrema è riuscita in quegli anni a produrre un utile, di qualche centinaio di migliaio di euro: non eravamo più uno strumento per gli associati, ma una vera e propria azienda”.
Tra le attività che hanno avuto più eco, va citata l’esperienza de IlCuboRosso, “spazio fisico” di 600 metri quadri per simulare, sperimentare, rielaborare nuovo know how tecnico e manageriale da trasferire al sistema delle Pmi, aperto nel 2012 e dedicato alle allora 1.800 imprese associate a Confindustria Padova e ad oltre 9 mila del sistema Rete Formazione che unisce le società di formazione di Confindustria Padova, Verona, Vicenza e Rovigo.
Centinaia di aziende hanno partecipato ai corsi di produzione, logistica, sviluppo prodotto, sicurezza, team building, attraverso esperienze dirette singole e di gruppo. A disposizione 250 metri quadri allestiti a vera e propria “minifabbrica” per simulare una “lean production”, una grande cucina per attività legate alla metafora del cooking, 3 sale per 150 persone attrezzate con sistemi multimediali. «L’idea che ci guidava allora - sottolinea Malvestio - era rendere la lean production quanto più diffusa e accessibile alle piccole e medie imprese del territorio».
Due anni dopo, l’altra scelta strategica, quello di far nascere il «super-polo» confindustriale per la formazione d’impresa, primo in Italia per dimensioni, dall’unione tra Padova e Vicenza. Gli allora presidenti di Confindustria Padova Massimo Pavin e di Confindustria Vicenza Giuseppe Zigliotto avevano firmato l’atto costitutivo della società unica per la formazione Niuko Innovation & Knowledge Srl mediante conferimento delle partecipazioni detenute nelle società controllate per la formazione, Fòrema Srl e Risorse in Crescita Srl. Confindustria Padova e Vicenza detenevano nella nuova società partecipazioni paritarie del 50%.
“Era la più grande società confindustriale d’Italia”, spiega Malvestio. “13 milioni di euro di fatturato, 7 milioni di finanziamenti l’anno tramite bandi e progetti (europei, nazionali, regionali) a beneficio delle imprese, 75.000 ore di formazione erogata annualmente, 25.000 persone (occupati, disoccupati, inoccupati e in mobilità) e 2.000 aziende coinvolte ogni anno in attività di formazione e consulenza. Un «super-polo» che univa le eccellenze dei due enti, che poi è stato sostituito dopo una nuova riorganizzazione del lavoro, ma nulla è andato perso di quell’esperienza. Le sinergie attuate a vari livelli sono rimaste valide, in quel momento storico era il passo importante da compiere”.