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Nuovi contributi a fondo perduto per le imprese dell’industria conciaria nell’ambito dell’innovazione e sostenibilità

Contributi a fondo perduto per le imprese dell'industria conciaria: si parte dal 15 novembre con le domande a Invitalia. Dall'8 novembre la compilazione della richiesta. La misura prevista dal Decreto Sostegni bis copre il 50 per cento delle spese sostenute per progetti di investimento.

Dal 15 novembre le imprese dell’industria conciaria potranno presentare domanda a Invitalia accedere ai contributi a fondo perduto messi in campo dal Decreto Sostegni bis.

L’agevolazione copre il 50 per cento delle spese sostenute per i progetti di investimento orientati all’innovazione e alla sostenibilità e con un valore compreso tra 50.000 e 500.000 euro.


10 milioni di euro sono le risorse a disposizione: la tabella di marcia e le istruzioni da seguire sono contenute nel decreto direttoriale del Ministero dello Sviluppo Economico del 6 settembre 2022.

contributi a fondo perduto per le imprese dell’industria conciaria sono regolati dal Decreto Sostegni bis all’articolo 8: in particolare gli aiuti sono destinati a tutelare le filiere e la programmazione di attività di progettazione, di sperimentazione, di ricerca e di sviluppo nel settore.

I fondi messi in campo sono destinati alle aziende dei distretti conciari che si trovano nelle Regioni Campania, Lombardia, Marche, Toscana e Veneto e che presentano i seguenti requisiti:

  • essere regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle imprese;
  • avere sede legale o operativa sul territorio nazionale e, comunque, operare nell’ambito territoriale e funzionale del distretto conciario di appartenenza, secondo quanto previsto nella determinazione regionale di riconoscimento dello stesso distretto;
  • non avere beneficiato del contributo per il settore moda previsto dalla Legge di Bilancio 2021;
  • trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
  • non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, condizione che non si applica alle microimprese e piccole imprese, a patto che si rispetto quando stabilito nel punto precedente e che le imprese interessate non abbiano ricevuto aiuti per il salvataggio o aiuti per la ristrutturazione;
  • non rientrare tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
  • essere in regola con obblighi contributivi.

Le imprese che intendono presentare domanda ad Invitalia dal 15 novembre alle ore 10 e accedere alle risorse devono realizzare progetti per accrescere la competitività con ricadute positive sul distretto conciario di appartenenza.

Nello specifico i programmi di investimento devono essere capaci di garantire una sostenibilità ambientale e finalizzati al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • l’introduzione, nell’attività dell’impresa proponente, di innovazioni di prodotto o processo per:
    • l’ampliamento della gamma dei prodotti e/o servizi o loro significativa ridefinizione tecnologica in senso innovativo;
    • l’introduzione di contenuti e processi digitali;
  • la minimizzazione degli impatti ambientali dei processi produttivi secondo principi di ecosostenibilità ed economia circolare;
  • la creazione o il consolidamento di strumenti di condivisione e integrazione di attività, conoscenze e competenze relative alla filiera del settore conciario per favorire l’innovazione e l’internazionalizzazione delle imprese del settore conciario.

A presentare la richiesta di accesso ai contributi a fondo perduto può essere anche l’intero distretto conciario che deve, però, prevedere più progetti coordinati finalizzati ad ottenere effettivi vantaggi competitivi, anche secondo una logica di filiera.

I programmi, oggetto della domanda di accesso ai contributi a fondo perduto, devono essere compresi tra 50.000 e 20.000 euro: le agevolazioni garantiscono una copertura del 50 per cento.

Il limite arriva a 500.000 euro in caso di progetti di creazione o consolidamento di strumenti di condivisione e integrazione di attività, conoscenze e competenze presentati da 5 imprese di un intero distretto. Ma solo per uno dei programmi presentati.

Rientrano nel campo di applicazione delle agevolazioni le seguenti tipologie di spese:

  • acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, comprese le relative spese di installazione;
  • programmi informatici e licenze software;
  • formazione del personale inerente agli aspetti su cui è incentrato il progetto a fronte del quale è richiesta l’agevolazione per un massimo del 10 per cento dell’importo del progetto;
  • acquisto di beni immobili e realizzazione di opere murarie e assimilabili, solo per i progetti di creazione o consolidamento di strumenti di condivisione e integrazione di attività, conoscenze e competenze nel limite del 30 per cento degli investimenti previsti;
  • fino a un massimo del 30 per cento è possibile anche includere attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale in particolare;
  • solo per il 20 per cento è ammissibile alle agevolazioni un importo a copertura delle esigenze di capitale circolante.

La tabella di marcia per l’accesso ai contributi a fondo perduto per le imprese dell’industria conciaria si articola in due tempi:

  • dall’8 novembre sarà possibile procedere con la compilazione della domanda di agevolazione procedendo già con le seguenti operazioni:
    • accesso alla piattaforma informatica Invitalia tramite SPID, CIE o CNS; o immissione delle informazioni e dei dati richiesti per la compilazione della domanda e caricamento dei relativi allegati;
    • generazione del modulo di domanda in formato “pdf” immodificabile, con le informazioni e i dati richiesti all’impresa richiedente completo di firma digitale;
    •  caricamento della domanda firmata digitalmente e conseguente rilascio del “codice di predisposizione domanda” necessario per l’invio della stessa;
  • dal 15 novembre sarà possibile effettuare l’invio della richiesta tramite il codice ottenuto in precedenza dalle ore 10 alle ore 17 di tutti i giorni lavorativi. 

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