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Ronda e Fòrema, quando la lean mette al centro la persona

Ronda ha sede a Zanè, nel Vicentino. La storia aziendale inizia nel 1967 e oggi ha raggiunto livelli futuribili, tanto che i progettisti, oltre a creare prodotti nuovi, progettano e realizzano i macchinari per produrli. Fòrema collabora da anni con l’azienda sul fronte lean in produzione, il contatto con il mondo di Zanè avviene tramite Massimo Vicentini, direttore operation, figura chiamata a coordinare logistica, promozione, manutenzione ed acquisti in azienda. 

In Ronda ci sono i maestri dell'acciaio, è un'azienda leader nella produzione di componenti in acciaio inox per l'arredamento di bar e strutture di ristorazione professionale. Prodotti che devono superare prove di affidabilità, oltre che ergonomici devono avere resistenza e tenuta nel tempo. Ma non solo, ad evidenziare la complessità dell’azienda, va detto che i loro studi hanno progettato e costruito sistemi di accumulo di energia solare con specchi ad arco.

I progetti sviluppati con Fòrema hanno sempre avuto tre caratteristiche fondamentali. 

La prima è il coinvolgimento dei capireparto e del personale, dalla teoria all'allenamento sul campo per l'applicazione delle tecniche lean ragionevolmente utili. “Prima le persone devono capire e poi possono fare”, è questo il mantra dei formatori di Fòrema

Poi l’impegno orientato verso l'efficienza, che significa studiare processi corretti per impiegare meno tempo e meno materiale. “Ma soprattutto l’idea di fondo è quella di ottimizzare la produzione, minimizzando i pericoli per i lavoratori e i rischi ambientali”, dice Francesca Rossetto, che per Fòrema ha tenuto i rapporti con Ronda. “Il motivo? O le tre cose o stanno insieme o c'è un problema più grande della marginalità aziendale: la continuità e la crescita sono a rischio”.

“Se una azienda dovesse avere un solo obiettivo, dovrebbe essere quello di far crescere le persone e migliorarle con la formazione e stimolando nelle loro menti la miglior maniera per gestire  i processi aziendali”, dice Vicentini. “Le persone sono il fulcro, sono al centro dei processi. Serve saper usare le conoscenze delle risorse umane in qualsiasi ruolo, da chi gestisce macchina e chi muove il muletto. Lo dice Aristotele: l’arte della sapienza è l’esperienza. Per questo è importante avere rapporti stabili con le persone, ogni giorno dedico del tempo a chiacchierare su temi non operativi, ma sul capire come va la giornata. Così si risolvono quasi tutti i problemi”. 

Vicentini fa poi un vanto di esser stato formato, durante le sue prime esperienze lavorative negli USA, da un sensei (un termine che indica un insegnante, maestro) giapponese di sessant’anni. “Da lui ho capito che la persona è davvero al centro di tutto”. 

I suoi obiettivi nel medio periodo, a livello aziendale, sono chiari. “L’azienda sta cambiando molto velocemente, uno degli asset strategici del futuro sarà la parte di ricerca e sviluppo”. Con una bussola etica ben chiara. “Mi ispiro ai modelli culturali degli indiani d’America, prendevano dalla natura solo quanto bastava per vivere in armonia”.

Uno stile di vita e di pensiero che lo ha recentemente portato alla fama internazionale. Vicentini è stato infatti premiato dall'ONU per aver sviluppato un impianto chiamato "Shakuru", in grado di estrarre acqua distillata direttamente dall'aria. Questo dispositivo è stato realizzato grazie alla collaborazione tra Ronda High Tech ed Italbedis. La prima è specializzata nella produzione di concentratori solari, mentre la seconda si occupa del trattamento dell'acqua destinata al consumo umano ed è già nota per aver ideato la "Casa dell'acqua".

Il macchinario di Vicentini sfrutta l'energia solare per catturare l'umidità presente nell'ambiente e trasformarla in acqua pura, che può essere resa potabile mediante l'aggiunta dei sali minerali necessari. Un aspetto molto interessante di questa tecnologia è che il dispositivo è totalmente sostenibile e non richiede particolari operazioni di manutenzione.