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Come gestire i nuovi obblighi formativi introdotti dall’Accordo 2025. Scarica la Guida gratuita

Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) si trova, con il nuovo Accordo Stato-Regioni 2025, ad affrontare un’importante sfida organizzativa.

Sebbene l’Accordo non modifichi i requisiti formativi personali dell’RSPP (restano i moduli A, B, C e l’aggiornamento quinquennale di 40 ore, invariati rispetto al passato), le novità per le altre figure aziendali impattano fortemente il suo lavoro quotidiano. In qualità di consulente del Datore di Lavoro, l’RSPP deve infatti tradurre le nuove prescrizioni in azioni concrete dentro l’azienda, assicurandosi che ogni figura segua i percorsi formativi obbligatori e che nessun adempimento venga trascurato. In pratica, il carico di coordinamento e controllo in capo all’RSPP aumenta: dal top management fino ai lavoratori operativi, tutti sono coinvolti da aggiornamenti formativi che l’RSPP deve pianificare, monitorare e rendere efficaci.

Cosa deve fare subito un RSPP? Ecco un breve piano d’azione per gestire al meglio i nuovi obblighi formativi in azienda:

  • Aggiornare il piano formativo aziendale: l’RSPP dovrebbe immediatamente rivedere il piano della formazione alla luce delle novità. Occorre mappare tutti i ruoli nell’organigramma e verificare, ad esempio: quali Datori di Lavoro devono ancora svolgere il nuovo corso da 16 ore; che tutti i Preposti nominati abbiano già ricevuto (o almeno pianificato) le 12 ore di formazione iniziale e siano previsti i loro aggiornamenti biennali; che anche Dirigenti e altre figure (RLS, Addetti a lavorazioni speciali, ecc.) abbiano completato i corsi richiesti. Questo audit iniziale aiuta a individuare eventuali gap formativi da colmare.

  • Pianificare e coordinare nuovi corsi con HR: dati i numerosi corsi da erogare, l’RSPP dovrebbe collaborare strettamente con l’HR Manager per programmare le sessioni formative. È consigliabile stilare un calendario di formazione per i mesi a venire, dando priorità alle scadenze più urgenti (es. Preposti da aggiornare entro 2 anni dalla precedente formazione). L’RSPP può occuparsi di selezionare formatori qualificati ed enti accreditati, assicurandosi che ogni corso rispetti i nuovi standard di durata, contenuti e che preveda la verifica finale obbligatoria.

  • Aggiornare i contenuti formativi interni: il nuovo Accordo introduce temi obbligatori aggiuntivi nei programmi didattici – ad esempio rischi ergonomici, molestie e violenze sul lavoro – che prima non erano sempre trattati. L’RSPP dovrebbe riesaminare, insieme ai docenti interni o ai consulenti esterni, tutti i materiali formativi utilizzati in azienda (slide, dispense, quiz) per inserirvi questi argomenti emergenti. Ciò garantisce che la formazione erogata non sia un mero adempimento formale, ma rifletta le effettive novità normative e i rischi attuali.

  • Rafforzare la comunicazione interna sulla sicurezza: sfruttando questo momento di cambiamento normativo, l’RSPP può promuovere ulteriori iniziative di sensibilizzazione. Ad esempio, potrebbe inviare newsletter interne che spiegano sinteticamente cosa cambia con il nuovo Accordo, oppure organizzare brevi safety meeting straordinari con manager e Preposti per illustrare le nuove disposizioni e le azioni da intraprendere. Coinvolgere attivamente le persone trasforma l’obbligo in un’occasione di crescita: i lavoratori percepiranno l’importanza attribuita alla sicurezza e saranno più propensi a collaborare.

Esempio pratico: come descritto nella Guida Fòrema, immaginiamo l’RSPP di una società di servizi con 150 dipendenti. A giugno 2025 effettua un audit interno sullo stato della formazione e scopre che il Datore di Lavoro non ha mai svolto corsi sicurezza (non essendo RSPP in passato). L’RSPP quindi provvede immediatamente a iscrivere l’imprenditore a un corso da 16 ore presso un ente autorizzato, consigliandogli di completarlo al più presto possibile. Inoltre emerge che 5 Preposti dell’azienda hanno seguito l’ultimo corso oltre 3 anni fa: l’RSPP predispone un piano di aggiornamento biennale, contattando un formatore per svolgere le 6 ore di aggiornamento in presenza per tutti i Preposti entro fine anno. In collaborazione con l’HR, pianifica le sessioni in modo da non svuotare interi reparti contemporaneamente. Infine, presenta al management un report con i punti deboli riscontrati e proposte di soluzione. Grazie a queste azioni, l’azienda ottempera ai nuovi obblighi con anticipo e migliora la propria organizzazione della sicurezza.

Scarica la guida per gli RSPP: La Guida Fòrema sul Nuovo Accordo 2025 dedica un intero capitolo al ruolo dell’RSPP, offrendo checklist, suggerimenti operativi e strumenti utili proprio come quelli sopra descritti. Se sei un RSPP, questa guida ti fornirà un supporto concreto: dalla verifica dei fabbisogni formativi al monitoraggio delle scadenze, fino ai consigli per coinvolgere al meglio il personale. Scarica gratuitamente la guida compilando il form e ottieni subito le informazioni indispensabili per svolgere al meglio il tuo compito di garante della sicurezza in azienda di fronte alle nuove normative.

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