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Nota anche come COP26, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici si terrà nella città di Glasgow dall'1 al 12 novembre 2021 sotto la presidenza del Regno Unito. Questo evento rappresenta per molti la migliore, nonché ultima, opportunità del mondo per tenere sotto controllo le conseguenze devastanti dei cambiamenti climatici.
L'appuntamento scozzese sarà cruciale, in quanto i Paesi e le parti coinvolte dovranno presentare piani più ambiziosi per tagliare le emissioni e dare così piena attuazione all’Accordo di Parigi del 2015.
Nel 2015, a Parigi, per la prima volta successe qualcosa di epocale: tutti i Paesi accettarono di collaborare per limitare l’aumento della temperatura globale al di sotto dei 2 gradi, puntando a non superare 1,5 gradi.
Nel quadro dell’Accordo di Parigi ciascun Paese si è impegnato a creare un piano nazionale indicante la misura della riduzione delle proprie emissioni, detto Nationally Determined Contribution (NDC) o “contributo determinato a livello nazionale”. I Paesi hanno concordato che ogni cinque anni avrebbero presentato un piano aggiornato che rifletteva la loro massima ambizione possibile in quel momento.
I principali obiettivi da raggiungere, in un futuro ormai prossimo, si possono riassumere come segue:
Alla COP26 sarà dunque richiesto ai paesi di finalizzare il Paris Rulebook (le regole dettagliate che rendono operativo l'Accordo di Parigi) e accelerare l'azione per affrontare la crisi climatica attraverso la collaborazione tra governi, imprese e società civile.
Il raggiungimento degli obiettivi posti dall’Accordo di Parigi passa anche da una forte consapevolezza e sensibilità da parte delle aziende, dalle grandi multinazionali alle piccole imprese.
Il tema della sostenibilità è attualmente uno dei più dibattuti nel mondo delle organizzazioni e dell’economia. Il cambiamento climatico, l'evoluzione demografica e la rivoluzione tecnologica stanno trasformando il nostro mondo, così come lo conosciamo, portando imprese, organizzazioni e stakeholders a compiere profonde riflessioni sulle strategie e sui nuovi modelli di business collegati.
Da queste premesse, nasce il percorso di certificazione di 1 livello ESG di IASE, un percorso formativo completo propedeutico alla certificazione ESG.
Il corso Environmental social and corporate governance - Percorso di certificazione ISB level 1 di IASE, grazie alla collaborazione tra IASE, UniSMART e Fòrema, e con il patrocinio dell'Università degli Studi di Padova e le associazioni Amici e Alumni dell'Università degli Studi di Padova, verrà proposto per la prima volta in italiano.
La consapevolezza e l’attenzione sui criteri di ESG fanno parte della strategia vincente di un’azienda. L’innovazione e il futuro, non solo dell’economia ma anche delle aziende, transitano attraverso una conoscenza approfondita di questo ambito. L’obiettivo del corso risiede dunque nel nome del corso stesso: implementare nelle aziende processi e strategie volte ad un futuro sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale.