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Decreto Milleproroghe 2025: novità per Ambiente, Sicurezza ed Energia

Il Decreto Milleproroghe 2025 porta novità importanti per imprese e enti: slittano le scadenze per ambiente, sicurezza ed energia. Ecco cosa c'è da sapere.

Il 2025 porta una ventata di novità per imprese ed enti in Italia, soprattutto per quanto riguarda le scadenze in materia di ambiente, sicurezza ed energia. Il Decreto Milleproroghe 2025, convertito nella Legge n. 15 del 21 febbraio 2025, concede più tempo per adeguarsi alle normative, ma cosa cambia nel concreto?

 

Ambiente: RENTRI e siti contaminati, cosa cambia?

La novità più rilevante è la proroga al 14 aprile 2025 per l'iscrizione al Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti (RENTRI). Tuttavia, attenzione: questa proroga è valida solo se il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) emetterà un decreto attuativo entro il 27 marzo 2025. In sostanza, il tempo extra è concesso, ma con una condizione.

Altra novità: viene eliminata la scadenza per la riperimetrazione dei siti contaminati di interesse nazionale. Questo significa una gestione più flessibile delle bonifiche, dando più margine di manovra agli enti coinvolti.

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Sicurezza: più tempo per le scuole

Il decreto concede più tempo alle scuole per la valutazione congiunta dei rischi degli edifici. L'obbligo, previsto dal Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro, è stato posticipato al 31 dicembre 2025. Un respiro di sollievo per le istituzioni scolastiche e gli enti locali, che avranno più tempo per adeguarsi.

 

Energia: rinnovabili, biomasse e trasporti, le novità

Anche il settore energetico beneficia di diverse proroghe:

  • L'obbligo per i fornitori di energia termica di aumentare la quota di energia rinnovabile slitta al 1° gennaio 2026.
  • I produttori di energia elettrica e calore da biomassa avranno tempo fino al 31 dicembre 2025 (con possibilità di completamento entro il 30 giugno 2026 per le biomasse solide) per attestare il rispetto dei criteri di sostenibilità.
  • L'obbligo di immissione in consumo per metano e biometano per i trasporti è posticipato al 1° gennaio 2026.

 

Perché queste proroghe?

L'obiettivo è chiaro: concedere più tempo agli operatori per adeguarsi alle normative e favorire una transizione efficace verso pratiche più sostenibili. Tuttavia, resta aperto il dibattito sull'uso frequente dei decreti Milleproroghe e sulla necessità di una programmazione normativa più stabile e prevedibile.

 

Info e Contatti

Elena Callegarin

elena.callegarin@forema.it