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Per rispondere alle situazioni di crisi, il decreto Energia rafforza l’intervento agevolativo del Fondo Nuove Competenze a favore dei datori di lavoro che operano in settori economici dove sono richiesti profondi interventi di innovazione e riconversione dei processi produttivi. In particolare, si amplia la platea delle imprese che possono usufruire dell'intervento del Fondo, che non riguarda più solo chi opera nei settori della transizione ecologica e digitale, ma anche i sottoscrittori degli accordi di sviluppo per progetti di investimento strategico e gli operatori che fanno ricorso al Fondo per il sostegno alla transizione industriale.
Recentemente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 1 marzo 2022, il decreto legge n. 17/2022 recante “Misure urgenti per il contenimento dei costi dell'energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali”.
Tra le novità principali il decreto ha ampliato l’operatività delle agevolazioni per la formazione dei lavoratori. In particolare, alla transizione ecologica e digitale, sono state inserite le imprese che abbiano sottoscritto accordi di sviluppo per progetti di investimento strategico e conseguentemente emerga un fabbisogno di adeguamento strutturale delle competenze dei lavoratori allo scopo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo nazionale alle politiche europee in materia di lotta ai cambiamenti climatici.
Il Fondo Nuove Competenze è stata previsto per far fronte all’emergenza epidemiologica ed ha permesso ai contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale la possibilità di realizzare specifiche intese di rimodulazione dell'orario di lavoro per mutate esigenze organizzative e produttive dell'impresa ovvero per favorire percorsi di ricollocazione dei lavoratori, con le quali parte dell'orario di lavoro viene finalizzato a percorsi formativi sostenendo gli oneri relativi alle ore di formazione, comprensivi dei relativi contributi previdenziali e assistenziali.
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