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Un calo del 21% nel consumo energetico, certificazione per la parità di genere e nuovi strumenti per misurare l’efficacia della formazione aziendale: sono solo alcuni dei risultati messi nero su bianco da Fòrema, ente formativo di Confindustria Veneto Est, nel suo secondo Bilancio di Sostenibilità, relativo al biennio 2023-2024.
Con sede a Padova, Fòrema conferma la propria visione della formazione come leva strategica per lo sviluppo sostenibile, capace di generare impatto sociale, ambientale ed economico.
Uno dei dati più rilevanti del bilancio riguarda la riduzione del consumo di energia elettrica, passato da 66.576 kWh a 52.327 kWh in un anno. Un calo del 21%, ben oltre l’obiettivo iniziale del -5%, ottenuto grazie a semplici ma efficaci misure come un vademecum anti-sprechi destinato ai dipendenti.
Sul fronte della parità di genere, Fòrema ha ottenuto la certificazione UNI/PdR 125:2022, frutto di politiche avanzate in tema di equità salariale, conciliazione vita-lavoro, smart working e welfare aziendale. L’80% dei dipendenti a tempo indeterminato è composto da donne: 36 su 45, con un incremento rispetto all’anno precedente.
Fòrema guarda al futuro con un obiettivo ambizioso: misurare l’impatto reale della formazione. In particolare, sta sviluppando indicatori per valutare il rendimento di ogni euro investito in percorsi formativi e in sicurezza sul lavoro.
“Un modello di formazione responsabile che guarda all’impatto ambientale e sociale di ogni euro speso”, spiega Matteo Sinigaglia, Direttore Generale di Fòrema.
Secondo le stime, per ogni euro investito in formazione e sicurezza si ottiene un ritorno di almeno 1,15 euro in termini di produttività e competitività aziendale.
Anche il benessere dei dipendenti è al centro della strategia di sostenibilità di Fòrema. Nell’ultimo anno si è registrato:
un +15% nella flessibilità oraria;
un +22% nelle ore di formazione interna;
l’introduzione di buoni pasto, sistemi MBO (Management by Objectives) e iniziative di wellbeing come yoga e mindfulness.
A livello europeo, Fòrema ha partecipato a progetti come HR PLUS (per l’inclusione nelle risorse umane) ed Emma4EU (acquisti sostenibili e contrasto alla deforestazione). Parallelamente, ha rafforzato la presenza locale con:
corsi gratuiti per NEET e disoccupati;
eventi culturali;
un +60% nelle collaborazioni con le scuole rispetto al 2023.
Sempre più punto di riferimento per le imprese in ambito sostenibilità e innovazione, Fòrema ha sviluppato percorsi formativi su temi chiave come:
Life Cycle Assessment (LCA),
Environmental Product Declaration (EPD),
Intelligenza Artificiale,
ecodesign.
Queste competenze sono cruciali per affrontare normative come la Direttiva CSRD o la misurazione della carbon footprint, trasformandole da obbligo a vantaggio competitivo.
Il futuro? Una formazione progettata secondo criteri ESG, fin dalla fase di ideazione. Fòrema sta lavorando a:
un catalogo formativo con l’impronta ambientale calcolata per ogni corso;
strumenti per tracciare l’impatto sociale post-formazione, come nuove assunzioni, upskilling femminile e inclusione di NEET.
“La sostenibilità non è solo trasparenza, ma una responsabilità reale”, sottolinea l’AD Matteo Sinigaglia.
“Il cambiamento non si attende, si costruisce”, aggiunge il Presidente Enrico Del Sole.
Secondo Francesco Nalini, Vicepresidente di Confindustria Veneto Est, “Fòrema è un valore aggiunto per il sistema produttivo veneto. La formazione è la chiave per trattenere i talenti, innovare e rendere il tessuto economico più sostenibile e resiliente”.
Fòrema dimostra che è possibile coniugare crescita aziendale, benessere delle persone e sostenibilità ambientale, trasformando la formazione in uno strumento misurabile di impatto e innovazione. Un modello che parla al futuro delle imprese e del territorio.