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Gender gap in Italia: la lunga strada verso la parità di genere
Ormai abbiamo sentito questa frase moltissime volte, ma nonostante questo, ogni qual volta si veda scritto in riviste, si senta al telegiornale, in podcast o su qualsiasi altro mezzo di comunicazione, si ha un colpo al cuore.
Non ci sono solo brutte notizie però, perché con la nuova pubblicazione da parte dell’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere, dell’Indice sull'uguaglianza di genere per l’Unione Europea, avvenuta il 24 ottobre 2023, si è scoperto che la parità di genere nell'UE non ha mai raggiunto livelli così elevati.
Nel 2023 si è registrato un aumento del 2.1% rispetto all’anno precedente, facendo raggiungere l’UE ad un punteggio di 70.2 su 100. Questo risultato rappresenta il miglior progresso avvenuto in materia di parità di genere in UE dalla creazione dell’indice dieci anni fa.
Queste le parole della Commissaria per l'Uguaglianza, Helena Dalli: “Nonostante le molteplici crisi che hanno messo a dura prova l'emancipazione e responsabilizzazione delle donne, i dati presentati oggi dimostrano che abbiamo mantenuto la rotta per attuare la nostra strategia a favore della parità di genere. Affinché le donne e le ragazze possano realizzarsi, occupare posti di rilievo ed essere libere, non dobbiamo perdere di vista le sfide ancora irrisolte. È fondamentale sostenere la proposta legislativa della Commissione per combattere la violenza contro le donne.”
Parlando invece del nostro paese, abbiamo una situazione un po’ meno positiva, poiché anche se si è registrato un miglioramento rispetto all'anno precedente, arrivando ad punteggio di 65 su 100, comunque l’Italia si posiziona al 13 posto della classifica generale dell’UE.
I principali progressi dell'Italia riguardano la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, che è aumentata del 2,5%, la presenza delle donne nelle posizioni di leadership, che è passata dal 24,3% al 27,6%, l’approvazione della legge sullo stalking, che prevede pene più severe per chi commette questo reato ai danni di donne e ragazze e l’introduzione del congedo di paternità obbligatorio di 10 giorni, per promuovere una maggiore condivisione delle responsabilità familiari tra uomini e donne.
Tuttavia, rimangono ancora importanti divari da colmare, in particolare per quanto riguarda il divario retributivo di genere, che è pari al 15,6%, la violenza contro le donne, che è ancora un grave problema nel nostro paese, qualità del lavoro e la segregazione.
Quella in copertina è la fotografia, ricreata dal Gender Eqiality Index, di come potrebbe essere la vita di una donna italiana.
Le sfide da affrontare per raggiungere la parità di genere sono ancora molte, per questo c’è la necessità di continuare a lavorare per sviluppare maggiore consapevolezza sui temi della parità di genere, promuovendo l’uguaglianza e combattendo stereotipi e pregiudizi, al fine di creare una società più inclusiva e giusta per tutti.
Per raggiungere questi obiettivi Fòrema è al fianco delle aziende per aiutarle nella creazione di percorsi di formazione e sensibilizzazione ad hoc e per supportarle nell’implementazione del sistema UNI/ PdR 125:2022.
Scopri di più sulla nostra pagina dedicata alla Parità di Genere.