Sicurezza
La digitalizzazione delle imprese attraverso le misure del PNRR
Le novità per la formazione di Cigs, Naspi e GOL con la nuova Manovra 2022
Il trucco per il successo? Ce lo svela Robert Jhonson, il coach degli imprenditori vincenti
Gender gap in Italia: la lunga strada verso la parità di genere
Il mondo del lavoro e il sistema delle tutele del lavoratore si preparano ad affrontare i grandi cambiamenti imposti dall’avvento della quarta rivoluzione industriale, la cosiddetta Industria 4.0. Ma quali saranno le nuove opportunità e i nuovi rischi? E come cambierà la normativa di riferimento?
lcune innovazioni tecnologiche, come l’Internet of Things o i sistemi di automazione e digitalizzazione della produzione, richiedono un adeguamento dei modelli di organizzazione del lavoro. Sempre più, con l’avvento della smart factory, al centro di tutto ci saranno la creazione, la raccolta e la rielaborazione dei dati che permetteranno di interconnettere i vari reparti di un’azienda. Si impone dunque la necessità di acquisire competenze, nuove o aggiornate, parallelamente a nuove modalità di lavoro.
A questo proposito alcuni spunti vengono dalla pubblicazione Inail “Sfide e cambiamenti per la salute e la sicurezza sul lavoro nell’era digitale” che raccoglie gli atti dell’omonimo seminario tenuto a Firenze nel 2018. In alcuni interventi, come in quello di M. Tronci, L. Mercadante e P. Ricciardi dal titolo “Industria 4.0: rischi e opportunità per la tutela e la sicurezza dei lavoratori”, si sottolinea che Industria 4.0, in materia di salute e sicurezza sul lavoro, non è destinata ad avere un impatto a priori “né favorevole né sfavorevole”. E tutto dipenderà “dalle modalità con cui verranno sfruttate le sue opportunità”. Nelle smart factories sicuramente il ruolo dei dipendenti cambierà in maniera significativa, “in quanto il controllo sempre più in tempo reale trasformerà il contenuto del lavoro, i processi e l’ambiente di lavoro”.
Ecco quindi che diventa inevitabile ripensare e adeguare le tutele dei lavoratori a questi nuovi processi e ambienti. In questo contesto è, dunque, importante “investire nello sviluppo di una strategia per il Safety 4.0 andando a identificare e mitigare i rischi inerenti allo smart manufacturing”. Diventa necessario un approccio alla sicurezza “in una logica di Total safety management come ormai largamente evidenziato sia dai modelli dei sistemi di gestione per la sicurezza come lo standard ISO 45001:2018, sia dai modelli di eccellenza per il rating della sicurezza utilizzati per la valutazione delle imprese che partecipano ai premi per la salute e sicurezza”.
Si tratta di processi inevitabili e impossibili da fermare, conclude l’intervento. Ecco perché, se il futuro si sta già attuando, “occorre agire rapidamente per coglierne appieno le opportunità, limitando le conseguenze negative in uno scenario ancora largamente incompleto”.