Opportunità di finanziamento
Webinar gratuito: Come rimanere competitivi nell'era dell'Intelligenza Artificiale
La digitalizzazione delle imprese attraverso le misure del PNRR
Le novità per la formazione di Cigs, Naspi e GOL con la nuova Manovra 2022
Il trucco per il successo? Ce lo svela Robert Jhonson, il coach degli imprenditori vincenti
Il Governo ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto-Legge 21 novembre 2025, n. 175, che definisce in modo definitivo la fase di chiusura della misura Transizione 5.0. Il provvedimento introduce scadenze ravvicinate, criteri più rigorosi e l’obbligo di scegliere tra Transizione 4.0 e 5.0 per le imprese che hanno presentato domande doppie.
Si tratta di un passaggio fondamentale per migliaia di aziende impegnate in progetti di digitalizzazione ed efficientamento energetico: nei prossimi giorni sarà necessario agire con tempestività e precisione.
Il decreto stabilisce due date chiave:
È il termine ultimo per:
presentare nuove domande,
confermare le richieste già inviate,
scegliere obbligatoriamente tra i crediti Transizione 4.0 e Transizione 5.0 per chi ha presentato entrambe le domande.
Tutte le richieste inviate dal 7 novembre alle 18:00 del 27 novembre potranno essere considerate valide anche se incomplete.
È il termine massimo concesso alle imprese per integrare la documentazione mancante, ma solo in risposta a una richiesta del GSE.
Resta però un principio inderogabile:
l’assenza della certificazione energetica non può essere sanata in alcun modo.
Il GSE viene autorizzato dal decreto ad annullare le domande non conformi e a comunicarlo all’Agenzia delle Entrate per l’eventuale recupero dei crediti già utilizzati.
Per evitare sovrapposizioni, il decreto chiarisce che:
non è possibile richiedere entrambi i crediti per gli stessi beni.
Le aziende dovranno quindi, entro il 27 novembre, optare per una delle due misure.
Resta tuttavia una clausola di salvaguardia: se la domanda per Transizione 5.0 non verrà accolta a causa dell’esaurimento delle risorse, sarà comunque possibile accedere a Transizione 4.0, previa verifica dei requisiti.
Il GSE avrà inoltre il compito di garantire il rilascio immediato delle risorse prenotate sull’incentivo non utilizzato.
Il decreto destina 250 milioni aggiuntivi sul 2025, che si sommano ai 2,5 miliardi del PNRR già previsti.
Il Governo punta a rientrare su un totale di 2,75 miliardi, stimando che:
molte domande sovradimensionate verranno ridotte,
alcune pratiche incomplete saranno escluse,
l’obbligo di scelta tra 4.0 e 5.0 alleggerirà le richieste.
Se le domande valide dovessero comunque superare il budget disponibile, è prevista la possibilità di integrare i fondi in Legge di Bilancio.
Alla luce delle novità introdotte, Fòrema suggerisce alle aziende di:
Come ente di formazione e accompagnamento allo sviluppo, Fòrema supporta le aziende nell’interpretazione delle normative, nella pianificazione degli investimenti e nel rafforzamento delle competenze richieste dai nuovi paradigmi industriali.
Per approfondimenti e supporto personalizzato, il nostro team è a disposizione, per maggiori informazioni scrivi a giovanni.rigoni@forema.it