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World Energy Outlook 2023: Siamo sulla strada giusta ma dobbiamo fare di più!

Il World Energy Outlook 2023 è stato pubblicato il 12 luglio 2023 dall'Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA), si tratta del principale documento di analisi annuale della situazione energetica mondiale, attraverso la presentazione delle tendenze e delle prospettive del settore. In questo articolo riassumerò le principali informazioni riportate al suo interno essendo il documento integrale formato da più di 400 pagine

Il rapporto evidenzia come la domanda di energia continuerà a crescere nei prossimi decenni, con un cambio radicale del mix energetico, con le fonti rinnovabili che assumeranno un ruolo sempre più importante. La domanda di energia primaria è prevista crescere del 25% entro il 2050, trainata dalla crescita della popolazione e dell'economia. Le fonti rinnovabili dovrebbero fornire circa il 70% di questa domanda aggiuntiva, con il carbone e il petrolio che vedranno la loro quota di mercato diminuire. Le emissioni di CO2 legate all'energia secondo lo studio raggiungeranno il picco nel 2025 per poi diminuire, grazie alla diffusione delle fonti rinnovabili e all'adozione di tecnologie più efficienti. La parte finale del rapporto avverte che è necessario fare di più per ridurre le emissioni e raggiungere gli obiettivi climatici globali e che altrettanto importante sarà la collaborazione tra Paesi in modo da contribuire sinergicamente alla transizione energetica; ad oggi, purtroppo, i numerosi conflitti rallentano la transizione e ci allontano dagli obiettivi al 2050.


La domanda di energia e le fonti rinnovabili:

La domanda di energia primaria è prevista crescere del 25% entro il 2050, trainata dalla crescita della popolazione e dell'economia. La crescita della domanda sarà più forte nei paesi in via di sviluppo, che contribuiranno per oltre l'80% della crescita globale. Il settore dei trasporti è previsto essere il principale driver della domanda di energia primaria, con una crescita del 40% entro il 2050. La crescita della domanda di energia elettrica è prevista essere del 60%, guidata dalla crescita dell'uso di energia elettrica nei settori dell'industria, dei trasporti e dei servizi. Le fonti rinnovabili forniranno circa il 70% della domanda di energia aggiuntiva entro il 2050. L'energia solare e l'eolico saranno le fonti rinnovabili in più rapida crescita, con una crescita della capacità rispettivamente del 19% e del 17% all'anno. Il carbone e il petrolio vedranno la loro quota di mercato diminuire, con il carbone che dovrebbe rappresentare solo il 10% della domanda di energia primaria entro il 2050 e il petrolio che dovrebbe rappresentare il 20%.


Le emissioni di CO2:

Le emissioni di CO2 previste legate all'energia raggiungeranno il picco nel 2025 per poi diminuire, grazie alla diffusione delle fonti rinnovabili e all'adozione di tecnologie più efficienti. La quota di emissioni di CO2 ridotta al 2050 sarà del 40% rispetto ai livelli del 2021, bisognerà quindi fare di più per raggiungere gli obiettivi prefissati al 2050.

 

Le sfide e le opportunità:

Vengono identificate una serie di sfide e opportunità per il settore energetico globale.

Tra le sfide figurano:

  • La necessità di accelerare la transizione energetica per ridurre le emissioni di CO2 e raggiungere gli obiettivi climatici globali.
  • L'incertezza politica e geopolitica, che può ostacolare gli investimenti nel settore energetico.
  • L'aumento dei costi dell'energia, che può mettere a rischio la sicurezza energetica e la crescita economica.

Tra le opportunità identificate abbiamo invece:

  • La crescita della domanda di energia nei paesi in via di sviluppo, che offre nuove opportunità di investimento.
  • L'innovazione tecnologica, che può accelerare la transizione energetica e ridurre i costi dell'energia.
  • La decarbonizzazione dell'economia, che può creare nuovi posti di lavoro e opportunità di crescita economica.

 

La transizione energetica nei paesi in via di sviluppo:

I paesi in via di sviluppo saranno i principali responsabili della crescita della domanda di energia nei prossimi decenni. La crescita della domanda sarà guidata da una serie di fattori, tra cui la crescita della popolazione, l'urbanizzazione e l'industrializzazione. La transizione energetica nei paesi in via di sviluppo è una sfida complessa. I paesi hanno bisogno di bilanciare la necessità di soddisfare la domanda di energia in crescita con la necessità di ridurre le emissioni di CO2.

Il rapporto elenca una serie di le azioni che i paesi in via di sviluppo dovranno intraprendere per accelerare la transizione energetica:

  • Investire in fonti rinnovabili, come l'energia solare e l'eolico.
  • Promuovere l'efficienza energetica.
  • Sviluppare politiche energetiche che promuovano la transizione verso un futuro energetico più sostenibile.

 

La sicurezza energetica:

La sicurezza energetica è definita come la capacità di un paese di garantire un approvvigionamento di energia affidabile, a prezzi accessibili e sostenibile. La transizione energetica può avere un impatto sulla sicurezza energetica che è una delle principali preoccupazioni per i governi di tutto il mondo. La diffusione delle fonti rinnovabili può ridurre la dipendenza dai combustibili fossili importati, migliorando la sicurezza energetica. L’altro lato della medaglia è che la transizione energetica può aumentare la vulnerabilità dei paesi alla variabilità del clima e alle interruzioni delle reti elettriche. Il rapporto individua tre azioni da intraprendere da parte dei singoli stati:

  • diversificare le fonti di energia.
  • Investire in infrastrutture energetiche resilienti.
  • Sviluppare strategie di gestione dei rischi energetici.

 

L'impatto economico della transizione energetica:

La transizione energetica fatta nel modo corretto avrà un importante impatto positivo sull'economia attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro, stimolare la crescita economica e migliorare la competitività, d’altra parte può anche comportare costi economici, come il costo di investimento nelle nuove tecnologie e l'impatto sui posti di lavoro nel settore dei combustibili fossili. Il rapporto dell'IEA stima che la transizione energetica potrebbe creare 90 milioni di posti di lavoro entro il 2050. La transizione stimolerà inoltre la crescita economica, con un aumento del PIL globale del 0,8% entro il 2050.

 

Conclusioni:

Nella parte finale del documento vengono infine fornite una serie di raccomandazioni per accelerare la transizione energetica, le principali sono:

  • Investire in fonti rinnovabili e in tecnologie di efficienza energetica.
  • Eliminare gradualmente i sussidi ai combustibili fossili.
  • Mettere un prezzo sulle emissioni di CO2.
  • Promuovere l'innovazione tecnologica.

Ai governi, alle imprese e all’ intera società viene rivolto l’invito a collaborare per accelerare la transizione energetica e creare un futuro energetico più sostenibile che incida significativamente sulla riduzione delle disuguaglianze e disparità presenti nel mondo. Le conseguenze del cambiamento climatico saranno purtroppo pagate da tutti noi, e colpiranno in particolare le fasce più deboli, già in difficoltà per il carovita e il costo del denaro in crescita. 

La sostenibilità è un tema urgente, globale, inclusivo, e fondamentale per il nostro futuro. Se vogliamo lasciare un pianeta sano alle generazioni future, dobbiamo impegnarci a costruire un futuro più sostenibile ed inclusivo sotto tutti i punti di vista.

Contattaci oggi stesso per iniziare a prepararti per la transizione energetica!

Referente Ing. Marco Vesentini marco.vesentini@forema.it